Dal 1 settembre 2022, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha previsto l’erogazione di un Bonus Trasporti fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti mensili e annuali per l’uso dei trasporti pubblici. Sono già più di 1100 i gestori che aderiscono all’iniziativa in tutta Italia, in modo da stimolare l’utilizzo dei mezzi pubblici, riducendo l’inquinamento nelle nostre città.
Ma come funziona il Bonus Trasporti? Chi ne ha diritto? Come si ottiene? Scopriamolo nei prossimi paragrafi.
Cos’è il Bonus Trasporti?
Il Bonus Trasporti è un incentivo economico ideato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, richiedibile fino alla fine di dicembre del 2022, per incrementare il numero di persone che opta per l’utilizzo dei mezzi pubblici piuttosto che per l’automobile. In questo modo, circoleranno meno vetture private, riducendo il traffico cittadino e anche l’inquinamento.
Si tratta di un’iniziativa molto utile, visti i tempi che corrono: le crisi geopolitiche internazionali hanno aumentato il costo del carburante, mentre la crisi climatica ci suggerisce di intraprendere delle scelte più sostenibili per ridurre l’inquinamento nelle nostre città. Inoltre, l’Italia si trova in un momento di crisi, in cui la povertà sta aumentando e, in risposta a questo fenomeno, il DL n.50 05/22, Decreto Aiuti, prevede un fondo di 180 milioni di euro per incentivare l’uso dei mezzi pubblici.
Il Bonus Trasporti vale fino a 60€ ed è valido acquistando un abbonamento entro il mese solare di emissione. L’abbonamento può iniziare la sua validità anche in un periodo successivo.
Il contributo è accessibile solo a persone fisiche con un reddito entro i 35 mila euro.
Come richiedere il Bonus Trasporti
Richiedere il Bonus Trasporti è semplice: è sufficiente recarsi sul sito del Governo, nella sede dedicata al Bonus Trasporti, ed eseguire l’accesso come cittadino, mediante SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE). E’ possibile chiederlo per se stessi o per un beneficiario minorenne a proprio carico, come un figlio. Ciò che serve è il codice fiscale di chi otterrà il Bonus Trasporti. Non verrà richiesto l’ISEE.
All’interno dell’apposito form, bisogna indicare il costo del proprio abbonamento. Per esempio, se la nostra tessera dell’autobus mensile interurbana costa 48 euro, dobbiamo inserire questa cifra. Se poi non conosciamo l’effettivo importo da versare per rinnovare la tessera, è bene indicare 60 euro, ovvero il tetto massimo del Bonus Trasporti, e sarà il gestore a scalare il costo dell’abbonamento.
Il credito restante non potrà essere utilizzato nei mesi successivi.
Esso sarà nominativo e utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento annuale o mensile durante il mese in corso, anche qualora questo abbia già subito delle agevolazioni (come quelle dedicate agli studenti o agli anziani). La richiesta che si può fare per ottenere il Bonus è quindi limitata a una al mese, ma è possibile effettuarne altre nei mesi successivi.
Il bonus non è cedibile e non incide nel calcolo dell’ISEE. Vale su trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e anche su trasporto ferroviario nazionale. Il Bonus Trasporti non vale su servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino previsti dal trasporto ferroviario nazionale.
Come funziona il Bonus Trasporti?
Al termine della procedura di richiesta del Bonus Trasporti si ottiene un codice o un QR, che bisogna presentare al momento dell’acquisto dell’abbonamento, sia che esso avvenga online o presso un rivenditore autorizzato.
Il periodo di validità di un buono è limitato al mese solare di emissione, anche se viene utilizzato per l’acquisto di un abbonamento annuale o mensile che parte dal mese successivo. Se il buono non viene utilizzato, viene annullato e il beneficiario deve attendere il mese successivo per emettere una nuova richiesta.
Ulteriori informazioni sono contenute nel sito ufficiale del Governo.
Il Bonus Trasporti è un’ottima iniziativa, valida fino alla fine del dicembre 2022 o fino a esaurimento del fondo, pensata per le famiglie e gli individui a basso reddito, con lo scopo non solo di contrastare il carovita, ma anche di promuovere l’utilizzo dei mezzi pubblici. Ridurre la quantità di vetture private circolanti significa contenere le emissioni di polveri sottili, con benefici per l’ambiente e per chi vive nelle città.
Affrettati a richiedere il tuo Bonus Trasporti entro la fine del 2022 e scegli di combattere il carovita e anche l’inquinamento.
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